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martedì 20 novembre 2018

La Gospa non recita il Padre Nostro!



Perchè asserisco che la Madonna a Mejugorie non può recitare il Padre Nostro e quindi quanto asseriscono i presunti veggenti su questo discorso è falso. Stando ai presunti veggenti, secondo le loro stesse dichiarazioni e quelle di moltissimi fedeli che li vanno, la Madonna pregherebbe il Padre Nostro assieme ai 6 Medjugoriani, per cui è bene chiarire la cosa che è andata anche troppo per le lunghe, che poi il Vaticano voglia confermali è tutto un discorso d'interessi economici.


Ho voluto spiegare con precisione perchè sostengo che la Madonna a Medjugorie non può recitare né il Padre Nostro né tanto meno l'Ave Maria.  Un utente su facebook L.P. scrive a favore di Medjugorie questo discorso: 


"" San Pietro ha regnato sulla Chiesa per 15 anni da Roma. Ha vissuto 15 anni a Roma. Si esprimeva dunque in latino ed ha insegnato il Pater ai latini in latino. Quale è quello dei nostri giorni. Per chi crede a Medjugorje , la Santissima ha sempre pregato con i veggenti il Pater. Il Padre della Chiesa Tertulliano spiega che il Padre Nostro, la Preghiera che il Verbo di Dio stesso ci ha insegnato «è la sintesi di tutto il Vangelo». Quindi è chiaro l’intento.
Apocalisse : “ 18 Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro: a chi vi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; 
[19] e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell'albero della vita e della città santa, descritti in questo libro. “""


Ecco la mia risposta :
San Pietro non si esprimeva in latino, forse a malapena conosceva qualche parola, parlava solo la sua lingua nativa l'amarico, anche se i romani imponevano il loro modo di parlare agli altri popoli, ma certamente le classi di popoli meno colte non parlavano il latino ma la loro lingua d'origine. 
Perchè se fosse stato vero che Pietro parlava il latino per quale motivo hanno scritto i vangeli in greco? Visto che S.Girolamo ha dovuto interpretare il greco e trasporlo in latino, dimostrazione che Pietro non parlava il latino, ma solo l'aramaico. Semmai erano i suoi amici e compagni di viaggio che interpretavano le sue parole e le trascrivevano in greco, chissà con quanti errori di trascrizione hanno fatto ciò, perchè l'interpretazione delle parole dall'aramaico al greco non sono così semplici e non c'è corrispondenza; per cui hanno dovuto trovare un senso alle parole dette in aramaico, cercando di avvicinarsi al senso, ma temo che abbiamo sbagliato. A tal proposito consiglio leggersi questo mio articolo forse fa capire qualcosa di più sul discorso Padre Nostro.(qui)

Colgo l'occasione di rispondere anche alle convinzioni di tantissima gente che pensa che la Madre di Cristo secondo quanto insegnano i veggenti di Mejugorie, Essa, reciti il Padre Nostro, ed addirittura gli stessi dicono che reciterebbe anche l'Ave Maria. La S.Sma Madre di Dio non recita nessuna delle due preghiere, primo perchè altrimenti le avrebbe recitate all'apparizione a Lourdes innanzi a S.Bernadette, la stessa racconta che alla recita del Padre Nostro e dell'Ave Maria Essa(la Madonna) non ha mai proferito parola, anche a Fatima fece lo stesso, curiosamente secondo i 6 veggenti di M. la Madonna prega se stessa cosa impossibile e per di più pregherebbe il Padre Nostro, cosa assolutamente non vera. 

Per chi non lo sapesse, cosa impossibile, ricordo dove si trova la Madre di Dio, in paradiso innanzi alla presenza perpetua di Dio; per far capire che queste loro parole sono false, vi spiego la preghiera stessa, visto che molto spesso pochi quando pregano, poco pensano a quello che dicono, e spesso si prega a pappagallo, come degli automi.

Iniziamo:
"Padre nostro che sei nei cieli" La Madre di Dio non può dire al "Padre Nostro che è nei cieli" come se Lei fosse in terra, assolutamente no! Perchè anch'essa si trova nei cieli, al cospetto di Dio, per cui chi pregherebbe? Un altro Padre sopra Dio? Non esiste. 

" sia santificato il Tuo Nome" questo lo potrebbe dire, però essendo all'interno della preghiera tace.

"venga il tuo regno" non lo dice, perchè Lei stessa si trova già presso il regno di Dio, per cui a quale regno si riferisce ad un altro? Assolutamente no!

 "sia fatta la tua volontà" questo si, essendo all'interno della preghiera tace.



"come in cielo così in terra"  dato che essa vive già in cielo dirlo è assurdo, quindi nulla; 

"dacci oggi il pane quotidiano" questo assolutamente no, quale pane deve ricevere visto che Lei essendo presso Dio il suo pane è Dio e l'ha già ricevuto in eterno, quindi impossibile. 

"rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo a nostri debitori" assolutamente impossibile che dica questa cosa, quali debiti avrebbe l'Immacolata da farsi perdonare? Direi che è un eresia al solo pensarlo. 

"non ci indurre in tentazione "che sia intensa in un senso o nell'altro, la frase l'Immacolata non solo non la pronuncia, ma nemmeno la pensa. 

"liberaci dal male" da che male dovrebbe essere liberata, visto essa vive al cospetto, perpetuo di Dio? Ed essa è immune dal peccato visto che è Immacolata e santa! 

Per cui, i cari falsi veggenti dicessero una buona volta la verità!!! 

Perchè di balle ne hanno raccontate un caterva e voi sciocchi a credere a tutte le menzogne che costoro vi raccontano, dove sta la fede in Cristo!!! 

Su di voi ricadono le parole di Cristo che disse: "maledetto l'uomo che confida nell'uomo", sapete cosa significa confidare nell'uomo? Significa che l'uomo crede alle parole di altri uomini e le pone innanzi a Dio stesso; continuate a porre questi veggenti prima di Dio, poi vedrete che bella fine farete. 

L'utente L.P. un po furbo, vorrebbe tacitare le persone mettendo un testo che nulla centra con il discorso. 

"8 Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro: a chi vi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; 
[19] e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell'albero della vita e della città santa, descritti in questo libro. “ 

Rispondo: 
Intanto prima di tutto, i vangeli non sono contenuti nel testo dell'apocalisse, perchè questo testo a cui LP si è ispirato non fa parte di tutta la Bibbia ma solo del testo dell'apocalittico, tant'è vero che nella stessa apocalisse, c'è anche scritto che un l'angelo che verrà dal cielo porterà un vangelo eterno e questo significa che il vangelo che oggi usiamo è imperfetto per cui sono ovvie quelle parole, ma solo esclusivamente riguardanti l'apocalisse, non i vangeli, non tutto il testo biblico.

Per tutte queste cose, le apparizioni della Madre di Dio che dicono che la Madonna pregherebbe con queste preghiere, sono false.

Il Padre Nostro qui raccontato non è stata la Madonna a raccontarlo si vede lontano un miglio, sono parola unicamente umane, essendo che la Madre Dio è intrisa dello Spirito Santo Essa non sbaglia nemmeno un virgola e non dice cose che non vanno dette..Quindi vi è una marea di messaggi tutti falsi, scritti da costoro.


domenica 4 novembre 2018

IL MONDO È MONDO!?






Una delle parole più inflazionate su questa nostra Terra, è la parola MONDO, la sentiamo praticamente spessissimo e noi stessi la usiamo tantissimo, il termine Mondo, è stato considerato come sostituto della parola TERRA quasi fin dagli inizi.
In latino la parola mondo, si traduce come locus mundus che significa un luogo pulito, visibile e chiaro, ordinato, in Greco invece il termine mondo non esisteva ma fu poi legato a questo il termine Kosmos che significa Cosmo, e era inteso con un senso di decorazione, in senso universale.

Ma fu solo con l'evoluzione e con la creazione della Chiesa e poi della “scienza”, che la parola MONDO prende un contesto di globalità e diventa un termine riferito unicamente alla sfericità della Terra, tanto che nel 1492 venne creato il primo MAPPAMONDO o globo, conservato oggi a Norimberga in Germania, questa idea spinse costoro a identificare la terra come globo. Il primo planisfero della storia fu creato da Anassimandro nel VI secolo a.C. chi spinse a pensare all'idea di una terra a globo fu la massoneria, che spinse per la creazione di questo tipo di idea detta poi definitivamente Mondo intenso in senso di globo o sfera.

Ma vediamo un attimo quanti sensi aveva ed ha la parola MONDO.

Che è contenuta nelle sacre scritture ben 310 volte., ovviamente non le metterò tutte, ma solo alcune.


Nella genesi 7,2:
D'ogni animale mondo prendine con te sette paia,...”
Il termine qui è usato per indicare la purezza, cioè quello che è puro., questo fu il primo senso attribuito alla parola mondo.


Genesi 31,43: c'è scritto: E che potrei fare oggi a queste mie figlie o ai figli che esse hanno messi al mondo?” qui prende un altro senso, cioè di portare alla luce, far nascere.

Levitico 7,20: “Chiunque sarà mondo” qui prende il senso del pulito.

Levitico 10,10:

questo perché possiate distinguere ciò che è santo da ciò che è profano e ciò che è immondo da ciò che è mondo” qui fa distinzione tra immondo cioè impuro e mondo cioè puro e lega la parola Santo alla parola Mondo, quindi l'immondo è il demonio, per ovvia deduzione.

Levitico 11,47

perché sappiate distinguere ciò che è immondo da ciò che è mondo, l'animale che si può mangiare da quello che non si deve mangiare».”
animali mondi e animali immondi cioè animali permessi e animali vietati, nell'alimentazione , quindi anche con un senso di negazione e di permesso.

Levitico 13,6

...se vedrà che la piaga non è più bianca e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell'uomo mondo”
il termine viene usato anche nel senso di guarigione.

Levitico 13,13

... essendo tutto bianco, è mondo.” il bianco viene descritto come mondo, per indicare nel colore bianco la purezza o l'immacolatezza, sempre nel senso di pulito, perfetto, santo.

Numeri 19,12

Quando uno si sarà purificato con quell'acqua il terzo e il settimo giorno, sarà mondo” qui il termine mondo prende il senso di purificazione e quindi di lavare detergere, etc.

Proverbi 20,9

Chi può dire: «Ho purificato il cuore, sono mondo dal mio peccato?».
Anche qui esprime il senso del purificare


Giobbe 33,9

«Puro son io, senza peccato, io sono mondo, non ho colpa;”
qui ha un altro senso, mondo diviene colui che è senza colpa. Mondo significa togliere il peccato, ancora il senso di purificare cioè rendere puro, immacolato.


Salmi 9,9

giudicherà il mondo con giustizia, con rettitudine deciderà le cause dei popoli.”
qui identifica, il termine mondo come un insieme di realtà inserendo in esso anche i popoli della terra.

Salmi 48,2

Ascoltate, popoli tutti, porgete orecchio abitanti del mondo,”
Quindi il termine mondo prende anche un senso d'insieme di realtà diverse.



Sapienza 2,24

Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo;
e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono.”
Qui il termine mondo è usato come espressione per indicare un insieme di realtà che fu prodotto da un pensiero, cioè l'invidia, però specifica che ci sono esseri umani che appartengono al maligno e quindi di conseguenza sono per natura maligni, e portati ad essere tali.

Matteo 4,8

Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria.
Qui specifica il mondo inteso come un insieme di regni, nazioni , popoli.

Matteo 5,14

Voi siete la luce del mondo; identifica il termine, mondo con la parola Luce,

Matteo 13,35


perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta:
“Aprirò la mia bocca in parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.” il termine aprire è inteso come parlare, esporre, proclama quello che è nascosto, non dice che rivela quello che è nascosto ma semplicemente che lo ribadisce, fin da quando il mondo fu creato.

Matteo 13,38

Il campo è il mondo. 
Qui fa un analogia tra il campo e il mondo. Per intendere che il mondo deve essere coltivato, quindi intende lavorare questo mondo, metterlo in produzione, coltivarlo anche senso lato.

Matteo 13,39

..La mietitura rappresenta la fine del mondo,“
praticamente risponde a quanto appena esposto, il campo che è il mondo viene raccolto e quindi falciato.

Matteo 16,26

Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?”
il termine mondo intero sta ad indica l'unione tra la Terra e il firmamento e quindi i popoli e tutte le ricchezze in essi contenute, un insieme ampio di intendi e cose.

Matteo 25,34

Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo.
Qui il termine Mondo indica sempre l'insieme delle realtà.



Marco 8,36
Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?


Luca 20,35

ma quelli che sono giudicati degni dell'altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito;



Qui parla di altro mondo, indicante un altro luogo diverso dal nostro è interessante il fatto che dica, che coloro che saranno salvati sono coloro che non si sposeranno nell'altro mondo, ma questo era ovvio, che in mondo spirituale non si sposino, ma allora intende proprio il mondo dall'altra parte? Penso che intende che solo i vergini e chi si mantiene puro cioè mondo(casto, vergine, immacolato), anche in questa Terra potrà avere la vita eterna.


Giovanni 1,9

Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
............
Come si vede la parola Mondo prende nelle sacre scritture un numero considerevole di sensi diversi ed affini,un insieme di realtà, di cose e di situazioni molto diverse tra loro. , ma può essere usato anche come termine di benedizione oltre che intendersi come santità.
Quindi nelle antiche scritture non è era contemplata la parola globo o sfera ad indicare il termine MONDO, questo è stato aggiunto a posteriori per far credere che la Terra avesse un nuovo termine che indicasse, la sfericità della terra intesa come globo. Quando sappiamo bene che per fino Gesù dice agli apostoli che non esiste nessun globo, ne sfera alcuna.

IL TERMINE MONDO sta proprio a indicare l'azione del lavarsi non solo la parte esterna, ma anche l'anima, lo spirito, togliere il peccato, purificare, rendere puro e santo, luminoso, immacolato, etc, questo è il vero senso reale della Parola MONDO così come Dio la intendeva fin dall'origine, poi ha preso altri sensi, nel corso della storia; infatti si nota una certa progressione dall'inizio, la Parola si è arricchita sempre di più di altri sensi. Ma il senso preciso era di rendere puro, quindi poi tutti i sinonimi affini. Quando una persona si battezza si può dire che è MONDO, cioè puro e santificato. 

Purtroppo attualmente il Mondo non è più mondo, ma immondo!

mercoledì 31 ottobre 2018

CRISTO MALEDICE CHI È IDOLATRA




Cristo vero Dio ci comunica un suo comando mai considerato importante perchè mai compreso realmente "Sia maledetto l'uomo che confida nell'uomo!" cioè che pone l'uomo ad idolo, quindi Cristo che è Dio, ha maledetto tutti coloro che sono idolatri verso gli Uomini. La maledizione di Dio vale come una scomunica, ho detto tutto, quindi porre gli esseri umani su un altare o su un pulpito e farne idoli di qualsiasi genere, significa adorarli, molti psichiatri adorano per esempio i loro mentori, coloro che hanno fondato la psichiatria e posato le basi della stessa, tanto da farne statue e monumenti ed ispirarsi ad essi, così nella società tutti coloro che vedono nell'uomo un loro idolo; parliamo per esempio dei giovani che assumo i VIP come soggetti da idolatrare e seguire, imitare, etc, ma sulla stessa logica ci sarebbe pure i santi, che sono sempre esseri umani, che noi poniamo come esempio di vita e di virtù, non sarebbero neppure loro da idolatrare, perchè infatti se si adora un santo, non si adora più Dio, come Dio, molto spesso infatti gli esseri umani si affezionano dall'uomo santo, molto di più che non a Dio stesso, questo non dovrebbe avvenire. Visto che il primo ed unico ad essere adorato è proprio Dio stesso, come recita bene il comandamento, solo a Dio si deve culto e solo a Dio si deve adorazione, intendendo ovviamente tutte le persone che entrano nella stessa deità di Dio stesso. Ma nessun'altro che non sia dentro alla medesima deità non deve essere adorato e Cristo lo dice chiaramente nella affermazione soprastante.
Questa affermazione di dice oltretutto che non si deve adorare altre divinità che non siano esclusivamente entro la divinità di Dio, come infatti il comandamento recita, "non farti immagine di ciò che sta sulla terra, sotto terra e nei cieli e non ti prostrare a loro" Questa espressione potrebbe essere contraddittoria nel suo insieme, mentre sta ad indicare solo le creature che vivono nella terra, non di se stesso, altrimenti sarebbe illogico, per cui parla esclusivamente di creature terrene, sia animali che vivono nella terra, che sopra di essa, che nell'aria, ma anche creature spirituali quali demoni.



Ricordiamoci cosa c'è scritto nei primi due comandamenti:

Deuteronomio:


"Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile.


Non avere altri dèi di fronte a me.


Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra"


Il primo identifica il soggetto di Dio.

Il secondo dice chiaramente che solo Dio va adorato e quindi idolatrato e di conseguenza permette di far di se stesso immagini e statue, l'arca dell'alleanza rientra in tale logica e così anche la croce di Cristo, statue e medaglie.

Il terzo invece dice semplicemente che di nessuna altra creatura che viva sotto terra, sulla terra e anche nei cieli, intendendo altri spiriti diversi da Dio stesso e dalle sue altre manifestazioni, non devono essere adorati, parla esattamente di demoni, e angeli e santi umani, ad eccezione della Madonna, perchè Madre di Cristo.


Per cui tutte le festività che che si fanno in onore agli uomini, degli animali, delle piante, dei rettili quindi anche demoni, sono da considerasi sacrileghe e ovviamente vengono da Dio Cristo maledette. La festa di Halloween che originata da una festa in onore delle tenebre, cioè un Sabba, è nata come festa di satana e a satana è dedicata, come a tutte le creature dell'oltre tomba, zombi, morti viventi, fantasmi, anime dannate, vampiri, diavoli, etc, per cui anche questa festa; viene da Cristo maledetta perchè essa inneggia sia all'uomo che ai demoni e si fa di questi un idolo e un culto. L'uomo solleva queste figure spirituali ad idoli, e senza accorgersi li adora, infatti la festa è stata mutata come se fosse cosa da poco, per un gioco di bambini, invece ha lo scopo di introdurre nella mente dei più piccoli la simpatia per le cose occulte, per i diavoli, per le streghe per tutto quello che sta nelle tenebre, questo è fatto in modo scientifico di proposito, per indurre i bambini i ragazzini a sperimentare cose di tipo spiritico, occulto, ed indurre questi ad allontanarsi dalla fede cristiana a divenir ribelli, a chiedere con insistenza ai genitori solo questo genere di giochi, per cui diventano idolatri i figli e così lo sono anche i genitori che non comprendendo e permettendo si adattano al modo di pensare dei figli, cioè ad un culto satanico. Questa festa che appare innocua è un inno a satana è ed in opposizione totale a Dio, chiunque ne faccia parte volontariamente si oppone a cristo stesso, e da Esso viene maledetto, perchè fa della festa un culto, quindi un idea di idolatria, confidando in altri uomini, che hanno ideato tale manifestazione fatta, passare come una cosa innocente, quale non è quindi ricordate che chi divinizza un uomo o una feste che inneggia a satana è da Gesù Vero Dio maledetto.



Idolatra significa anche genuflettersi inanzi ad altri uomini baciargli i piedi o le mani, fare inchini, cioè sottomettersi, come ha fatto Bergoglio, che si genuflette innanzi all'uomo, ai potenti ai migranti(poveri o ricchi), Islamici e Ebrei, massoni etc anche questo atteggiamento è idolatra, visto che l'intenzione del genuflettersi non è intesa come atto di umiltà, ma nella sua mente è fatto come atto di sottomissione per ben altri scopi ed obbiettivi. Quindi il sottomettersi è regolato dal pensiero e dalla volontà umana, che Dio scruta in ogni istante, Cristo disse che bisogna divenir servi degli altri, certo ma è l'intento che regola tale sottomissione di umiltà non il gesto di per se stesso, perchè anche l'inginocchiarsi baciare, mani ed anelli sono gesti apparentemente di umiltà, invece sono gesti di sottomissione e aderenza ad altri pensieri io altri culti, negando di fatto il proprio.

Potremo dire che ci si umilia senza umiliare il proprio credo che deve rimanere saldo a Cristo, mentre ci si sottomette e si fa idolatria quando si rinnega il proprio credo a favore di altri, se il cristiano rinnega Cristo e non si genuflette innanzi al Dio che è Cristo, fa idolatria e non è un atto di umiltà, ma anzi di superbia. Quindi bisogna fare attenzione a non cadere nell'inganno, e confondere l'umiltà con idolatria.

lunedì 24 settembre 2018

L'eresia che Cristo non è Dio!


Prete eretico di Verona, proviene da una chiesa eretica che sta facendo dell'eresia la sua dottrina dominante, dove Gesù Cristo non è più Dio ma un semplice essere umano, svuotato totalmente della sua deità e del suo vero potere..




La deità di Gesù?

La chiesa in tutti i secoli si è posta una marea di domande, gli uomini di chiesa si sono interrogati senza per altro ricevere risposte da Dio stesso, che in questo caso non gli ha degnato neppure di una risposta, ne agli studiosi, neppure i santi, che cercavano di capire e di conoscere i misteri imperscrutabili di Dio.

Quali domande possono far capire la verità?

Quando Gesù potrebbe essere diventato cosciente della sua deità?

Quando diventiamo coscienti di essere vivi?

Possiamo dire che diveniamo coscienti della nostra vita quando iniziamo a comprendere quello che ci circonda. Senza la comprensione di ciò che ci circonda non possiamo neppure stabilire a che età possiamo autodeterminarci.

C'è differenza tra comprensione della vita umana e quella divina?

Prima di stabilire se c'è diversità bisogna capire quali sono le differenze tra l'essere umano e l'essere un Dio o una divinità.

Ciò che distingue un essere umano da un Dio o una divinità non sta nella natura fisica di quell'essere quanto in quella mentale, perché l'essere divino potrebbe aver la medesima corporalità umana, ma essere superiore mentalmente e possedere dei poteri propri, che l'essere umano non possiede. Dunque per stabilire la deità di un essere soprannaturale abbiamo bisogno di capire quando quest'essere comprende di essere un Dio o meglio dire quando i suoi poteri si sviluppano in esso.

Partendo dal presupposto che un Dio nel vero e puro senso della parola deve esserlo da quando “nasce” o si determina, cioè dal suo primo moto di vita, esso ha in se tutti i poteri per essere tale, e questi poteri sono intrinsechi all'essere stesso, cioè esso può ed è capace di svilupparli anche quando esso si è determinato, cioè alla sua “nascita”, per cui un Dio non ha bisogno di attendere un tempo, per comprendere se stesso o i suoi poteri è già completo così come nasce, nel momento stesso che "nasce” anche perché non potrebbe essere diversamente per un semplice motivo, se per caso ci fossero altri dei, potrebbero questi contrastarlo per cui esso deve essere già cosciente e pieno del suo massimo potere. Una divinità sfugge alla regole fisiche e alla logica umana, e si determina nel momento in cui si autodetermina ed è completo di tutto ed a conoscenza di tutto.

Per cui un Dio reso umano, nella natura dell'uomo, cosa ha diverso dall'uomo e dal Dio?

Sicuramente esso diventa cosciente in tempi molto più accorciati rispetto all'essere umano, direi prossimi alla nascita, che nell'uomo stesso. Per quanto il suo corpo appaia umano, ma in realtà ha in se stesso caratteristiche tipiche della deità che lo ha generato ed ha in se i medesimi poteri della divinità, ma innestati nella carnalità umana, cioè capaci di modificare sostanzialmente il divenire e cambiare ed alterare il tempo presente, così come guarire e molte altre cose. Uno spirito che si impossessa di un corpo e lo fa suo, è capace di sviluppare in esso i suoi poteri a livello fisico, tanto da manipolare la realtà come e quando vuole, camminare sull'acqua potrebbe essere un potere legato alla sfera psichica, definito da noi psicocinesi. Negli esorcismi i demoni riesco a sviluppare poteri di diversa natura nei soggetti umani, è dovuto ad un effetto molto simile. Per cui uno spirito che nasce e cresce in in corpo, lo trasforma nell'arco di un certo periodo di tempo, e lo rende sempre meno umano, fino al punto che il corpo può divenire sostanzialmente spirituale e trasformarsi in esso, quando lo Spirito prende il sopravvento, sul corpo avviene questa trasformazione che noi abbiamo chiamato resurrezione.

Quindi Cristo è divenuto cosciente della sua natura divina e dei suoi poteri ad un età molto prossima alla sua nascita, probabilmente dopo i 7 mesi di vita.
Ma vediamo di capire meglio con qualche esempio più vicino a noi.

Posso portare come esempio la mia esperienza personale, di quando ricordo di aver preso coscienza di essere un essere che sapeva cosa diceva, ricordo che all'età di 3 anni, mia madre, portandomi al corso di tecnico radiologo mi metteva sotto il banco, un giorno un docente un professore di Medicina, interrogando una studentessa gli chiese quali fossero le ossa della mano, questa non sapendo rispondere, dopo qualche istante di esitazione hai sentito una vocina da bambino dire: “ cuchetto, sono....gliele ho elencate tutte” da all'ora il docente mi prese come mascotte e mi metteva sulla cattedra come sfida e diceva vediamo chi lo supera, perché conoscevo tutto il corpo umano come un medico, non mi sfuggiva nulla, non solo conoscevo e capivo anche quello che mi chiedevano, imparai infatti a leggere le lastre Rx , sapevo fare la diagnosi e non sbagliavo, tanto che mi portavano in sala raggi come un passatempo e ero interrogato da tutti i medici, era facile comperarmi bastava un gelato. Non solo ero molto apprensivo verso mia sorella che aveva due anni meno di me, comprendendo i pericoli, ed facendo di tutto per evitarli, io non ho mai messo le mani nelle prese di corrente, sapevo che era pericoloso, etc, ovviamente ero solo un bambino di tre anni, ma capivo molto bene quello che mi circondava, non sapevo scrivere, ma sapevo leggere. Ho voluto portare questo esempio. Personale, per dire che se io che sono un essere umano, figlio di due essere umani, volete che Gesù che è figlio di una donna umana e un spirito che Dio, non fosse cosciente alla mia stessa età? Senza ombra di dubbio lo era, e forse anche prima di me. Non centra nulla che oggi siamo in un periodo dove viviamo nella tecnica e a quel tempo no, non centra nulla, perché effettivamente nel 1967 non vi erano i personal computer, ne vi erano i cellulari, non vi erano tante cose, i tempi moderni sono iniziati realmente dopo gli anni 80, almeno qui in Italia; ed io certamente non vivevo una situazione di grande modernità, anzi tutto il contrario, per cui da un certo punto di vista la mia famiglia sotto una certa ottica era molto simile a quella di Gesù.

Per cui se il sottoscritto all'età di tre anni era cosciente di quello che era e sapeva anche rispondere e conosceva una certa realtà, volete che Cristo che è anche Dio, non sapesse nulla di se stesso alla medesima età e anche prima? Ma certamente che all'età di tre anni, sapeva e anche molto ma molto prima conosceva, ed interloquiva con la realtà umana.

Ma andiamo ai vangeli almeno quelli canonici, il primo passaggio che ci parla di un Gesù bambino, lo troviamo all'età di 12 anni, dove Gesù sfugge all'attenzione dei Genitori, e poi viene ritrovato nel tempio, che insegnava la legge ai sapienti. La risposta che da alla madre è molto interessante e dimostra che Gesù non è un bambino come gli altri, perché è ben cosciente di quello che vuole, fa e comprende, disse infatti: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». questa non è una risposta di un bambino di 12 anni, ma una risposta di un adulto, oltretutto che a 12 anni insegnasse nel tempio e lasciasse meravigliati i sapienti e dottori della legge fa capire che Gesù non aveva preso coscienza di se stesso a 12 anni, ma molto prima, anche prima dei 3. Questo ci fa capire, la natura di Gesù era manifesta molto probabilmente prematuramente rispetto a noi umani, rispetto anche a un piccolo “mostro” umano, che sapeva fare le diagnosi, ed era cosciente della sua esistenza. Non posso io, essere umano, nato da uomini essere superiore a Gesù, che è nato da un Dio, questo ci fa capire che Gesù prese coscienza del suo essere e dei suoi poteri molto prima dei 3 anni di vita.

L'unica che poteva raccontare la vita di Gesù era sua Madre Maria, l'unica che sicuramente raccontò a qualcuno chi era Gesù da bambino, ci sono testi definiti apocrifi di cui la chiesa non ama dar ascolto per una serie di motivi, in Luca 2,39 si legge che Gesù bambino era già sapiente e pieno di grazia, questo significa che faceva anche miracoli, solo che a noi non è arrivato molto materiale a tal proposito, ma non possiamo escludere che non potesse e non avesse fatto miracoli, fin da neonato o da bambino o da ragazzino. Chi esclude questa verità, lo fa di proposito perché non vuole ammettere la divinità o deità del Cristo figlio dell'Uomo. E visto che il primo uomo è Dio stesso perché noi siamo immagine e somiglianza di Dio, non di un altro uomo. Adamo fu creato ad immagine e somiglianza di Dio non nasce spontaneamente dal niente, perché il niente non crea nulla. Per questo si dice che, Gesù il figlio dell'uomo, per indicare che è figlio del primo Uomo cioè di Dio stesso e come tale era già pieno di grazia e di sapienza e di ogni potere proprio di Dio, nel momento della sua nascita. Si può presumere che sia divenuto cosciente quasi subito anche se, si comportava come un qualsiasi figlio degli uomini, per non dar sospetto di non esserlo.



martedì 18 settembre 2018

Interpretazioni per ridurre Gesù ad un semplice essere umano.





Interpretazioni appositamente errate

La qui presente spiegazione è errata, per una serie di ragioni. 

  1. "In che senso Gesù e il Padre sono uno?

    1. Giovanni 10:30

Questa affermazione, presa da solo, può avere diversi significati. Ma guardando il contesto e la frase nella lingua originale, possiamo essere più precisi.

Prima di tutto, in greco "uno" è neutro, non maschile, come ci aspetteremo se Gesù volesse dire che lui e il Padre sono la stessa persona. Infatti, Gesù altrove nel Vangelo si distingue dal Padre (Gv 10:29,36; 11:41-42; 16:28; 17:1; eccetera). Gesù voleva dire invece che sono la stessa "cosa", in qualche senso.
Secondo, l'affermazione è parallela alla preghiera di Gesù in Gv 17:21-22, che i discepoli siano uno come Gesù e il Padre sono uno. In questa preghiera, "essere uno" per i discepoli deve significare "essere uniti", "avere lo stesso proposito", per cui "essere uno" per Gesù e il Padre deve avere lo stesso significato. Ma ciò non limita il significato di "essere uno" per Gesù e il Padre. Gesù pregò per un'unità di azione fra i discepoli simile all'unità di azione fra lui e il Padre, senza fare altre affermazioni sulla natura di quel rapporto. Ma possiamo concludere che "essere uno" in Gv 10:30 include almeno l'unità di proposito e azione.
Ritornando al contesto del capitolo 10, l'altra indicazione del significato dell'affermazione è la risposta dei Giudei, che presero delle pietre per lapidare Gesù, perché (secondo loro) bestemmiò: Gesù, che era un uomo, si fece Dio (Gv 10:31-33). Se i Giudei avessero inteso "siamo uno" nel senso di avere lo stesso proposito, non sarebbe stata una bestemmia. Infatti i Giudei consideravano che loro stessi avevano lo stesso proposito di Dio. Invece, volevano lapidare Gesù perché intesero l'affermazione nel senso che Gesù era la stessa natura o essenza del Padre (benché non la stessa persona), uguale al Padre. Naturalmente, era possibile che i Giudei avessero malinteso l'affermazione di Gesù. Ma in quel caso, Gesù avrebbe risposto spiegando che non voleva farsi Dio. Invece nella sua risposta ribadì questo rapporto con il Padre (Gv 10:34-38)."

Perchè affermo che è errata la spiegazione data da chi scrive in questo sito, per una serie di motivazioni. 

I°, asserendo che UNO non è lo stesso principio unitario, si dice in parole povere che Cristo non è un Dio, e il messaggio che si vuole far passare in realtà è proprio questo. 

In che lingua Gesù e poi lo Spirito Santo parla agli apostoli che non conoscono certamente il greco? Ovviamente in aramaico! Perchè ricordo che i testi dei vangeli sono stati riscritti successivamente in greco, ma era usanza degli Ebrei ricordare oralmente la parola Sacra.

E qui si vuole far credere che il termine UNO in aramaico ha lo stesso senso del greco, assolutamente no, visto che l'aramaico e l'abarico è una lingua numerica e il termine UNO identifica chiaramente la natura di Dio unica di Dio. Gesù usa UNO proprio per indicare l'unicità dell'essere di Dio, che non può essere duale e gli Ebrei lo sanno molto bene. 

Secondo chi ha interpretato gli Ebrei avrebbero inteso male,

"Se i Giudei avessero inteso .
"siamo uno" nel senso di avere lo stesso proposito, non sarebbe stata una bestemmia. " 

Invece gli Ebrei hanno inteso benissimo quello che Gesù stava affermando, e quando affermarono questo, Gesù non replico in nessun modo, cercando di dar una spiegazione diversa, e non li corresse in nessuna maniera, come fece invece in altre occasioni, visto che Gesù conosceva prima che aprissero bocca il loro veri pensieri; in molti punti dei vangeli da ampia dimostrazione che sa già cosa avrebbero detto, prima che venisse pronunciato, quindi se lo sa perché non li corregge? Semplice, perché non vi era nulla da correggere. Per loro quel UNO era una bestemmia perché come l'interprete-teologo non comprende, anche gli Ebrei non compresero, che la natura di Gesù non era di solo Figlio ma anche di un Padre.

II° L'essere umano fatica a pensare che Cristo possa essere la stessa persona del Padre, perché secondo il pensiero dei teologi di sempre, non era possibile che il Padre s'incarnasse e prendesse un corpo umano, ma nulla vietava al Padre di far ciò, nulla gli proibiva di discendere in terra e darsi un corpo, visto che è Dio può fare quel che gli pare, essendo Onnipotente, come e quando gli pare, non perché è uno spirito non possa assumere sembianze diverse, dalle sue proprie o di materia diversa da quella spirituale, anzi, proprio la condizione di essere spirito gli permette di mutare la sua natura in mille forme diverse, con mille sostanze diverse. Siamo noi che siamo limitati nella nostra condizione mortale e materiale, Dio non è limitato.

III°, Gesù quando parla di unità non intende solo l'essere UNO con il Padre, ma intende dire di essere unito carnalmente al Padre, come ho già spiegato in altro articolo, Gesù chiarisce molto bene che Egli è qui per fare sia le sue opere che quelle Padre, ma non per conto del Padre ma proprio come Padre, perché in realtà Gesù è sia Figlio che Padre, Gesù ha in se la sua natura carnale chiamata Figlio e sua  natura spirituale chiamata Padre, in parole povere lo spirito di Gesù altro non era che la stessa persona del Padre, per quello Gesù dice di se che Lui è il Padre e il Padre è in Lui e come disse a Filippo sulla via di Emmaus: quando gli chiesero a Gesù di mostrargli il Padre e Gesù gli risponde sorpreso, "come io sono qui con voi, e voi non mi avete riconosciuto? Come potete chiedermi di mostrarvi il Padre, se io sono il Padre" Chiarissima dimostrazione che Lui e il Padre occupano lo stesso corpo, cosa che sia gli Ebrei che la Chiesa stessa non accettano. E perché non accettano che Gesù possa essere la stessa persona del Padre e allo stesso tempo un Figlio? Semplice perché gli ebrei dovrebbero dire che hanno crocefisso anche il Padre e in parte è così, Idem la chiesa che difende gli Ebrei non accetta per le medesime ragioni, per cui dal testo scritto da questo interprete si evince che non si vuole neppure confermare la deità di Cristo a vero figlio di Dio cioè della medesima natura divina, questo è il vero senso di questo pezzo. 

"Gesù, che era un uomo, si fece Dio (Gv 10:31-33)."

34 Gesù rispose loro: «Non sta scritto nella vostra legge:
"Io ho detto: voi siete dèi?"
35 "Se ha chiamato dei coloro ai quali è stata rivolta la parola di Dio - e la Scrittura non può essere annullata", 36 a colui che il Padre ha santificato e inviato nel mondo, voi dite: "Tu bestemmi ", perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"? 37 Se non faccio le opere del Padre mio, non credete a me. Ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che io nel Padre» 

Attenzione signori teologi, manco sapete leggere... 

Leggiamo la frase:

4 Gesù rispose loro: «Non sta scritto, nella vostra legge:
Cosa c'è in questa frase che stona, sotto l'ottica umana?

La parola VOSTRA, nessuno di voi grandi sapienti ha notato questa piccola insignificante frase, "Non sta scritto, nella vostra legge:" 

Cosa ci dice realmente questa piccola frase?

La vostra legge, non la mia legge, questa piccola frase, questo piccolo aggettivo, cambia notevolmente la questione. 

Questo significa che la legge usata dagli Ebrei era una legge per gli uomini, non per Lui, che appunto ribadisce di essere Dio stesso. Se non fosse stato Dio stesso, avrebbe dovuto usare la parola MIA LEGGE perchè ricadeva quella legge anche su di Lui, invece ha usato la parola VOSTRA indicando che non era per Lui quella legge, ma per noi perchè essa ricade su di noi, non su di Lui, e che Lui è la Legge, infatti dice di se stesso che è la Verità, la Via e la Vita, e che tale legge è da applicarsi sugli esseri umani, non su di Lui che l'ha creata per noi. Questa piccola frase, con questo piccolo aggettivo, posto in questo modo, vuole proprio sottolineare la natura stessa che Gesù ha come Dio, cioè che è intrinsecamente legato al Padre stesso. 


E questa piccola frase, cambia tutta a prospettiva delle frasi seguenti.

Poi riporta parti di quella scrittura, detta da Lui stesso, si perché il termine Vostra indica che è Lui l'artefice della scrittura.

La vostra legge intende fatta per voi, non Me, questo è il pensiero di Gesù. Perché la legge eterna è stata fatta per gli esseri umani, non per Dio, sono gli esseri umani che devono rispettare la legge, visto che Dio ne è l'artefice, per cui Gesù con questa semplicissima affermazione, sta dicendo chiaramente che la legge nel senso spirituale del termine non cade su di Lui, ma sugli uomini, anche se lui carnalmente come Figlio l'asseconda ma non è per Lui che fuori da questa legge perché in realtà è Lui la legge, è Lui che comanda e siamo noi tenuti a rispettare la Legge non Lui. E questa affermazione indica la deità di Gesù nella natura del Figlio e del Padre, come medesima persona.

"Io ho detto: voi siete dèi?"

"Se ha chiamato dei coloro ai quali è stata rivolta la parola di Dio - e la Scrittura non può essere annullata"

Ma voi avete capito perché Dio ci ha definiti dei?
Perché innanzi a tutte le creature da Lui stesso create noi siamo, Dei al loro confronto, abbiamo la parola, il pensiero, il ragionamento logico, le capacità di produrre cose utili per noi stessi, etc, quindi siamo dei sulle creature del mondo e su altri nostri pari. C'è un abisso tra noi e gli animali per cui siamo dei in questo mondo, pur non essendo dei realmente, anche se con l'aiuto di Dio possiamo elevare la nostra stessa natura umana ad un natura superiore e controllare alcune creature a Dio sottoposte. Siamo dei anche perché creati da un Dio e suoi figli, quindi indirettamente dei. 


"a colui che il Padre ha santificato e inviato nel mondo"

Leggiamo bene pure questa:

"a colui " ovviamente parla di se stesso, 
"che il Padre ha santificato" come avrebbe fatto il Padre Celeste santificarlo, secondo voi? Lo poteva rendere Santo solo se fosse nato Santo dalla Santità di Dio stesso, per cui per mezzo di Dio, cioè del Padre.
"e inviato nel mondo"  queste parola indicano che la santificazione non è avvenuta in terra, ma finché Cristo era presso il Padre. Quindi Gesù viene inviato già Santo in terra, tutta la sua creazione in Maria sua Madre è Santa, non diventa santo, dopo la nascita. lo è già da prima perché è nella natura stessa del Padre. 

"solo perché ho detto "Sono Figlio di Dio?"
Giustamente ha riportato il paragone dicendo che tutti gli uomini sono dei, per cui era giusto il discorso sono figlio di DIO, lo potremo dire tutti, ma molto più Cristo, che  è carnalmente Dio.


"Se non faccio le opere del Padre mio, non credete a me. Ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e io nel Padre» "

Qui ribadisce la sua natura divina, Giustamente dice se non credete che io sono Dio, almeno credete alle opere che faccio e riconoscete che esse vengono da me tanto quanto dal Padre.

"che il Padre è in me e io nel Padre"

Indica proprio la natura divina di Cristo Gesù, la frase espressa in questo modo, identifica con precisione la natura di Gesù 

"che il padre è in me" cioè sta dentro di Lui, sta dentro nel suo corpo, 

"E io nel Padre" indica proprio l'unione fisica delle due persone, in un solo soggetto, 
E io nel padre, cioè Gesù sa di essere nella persona del Padre, cioè intrinsecamente legato al Padre stesso. 

Proprio lo stesso modo di parlare che ebbe altre volte, quando manifestò la sua vera natura, oltretutto il fenomeno o miracolo della trasfigurazione, se non fosse stato il primogenito di Dio e creato da Dio stesso, non avrebbe mai potuto visto che Egli dice di se stesso io sono la Verità, quindi se è la verità e le sue parole sono di verità. indica proprio che il Padre si è dato un corpo che lo ha chiamato Gesù o Emmanuel.  E quando afferma che alla fine dei tempi "vedrete il figlio dell'uomo venire sulle nubi con potenza alla destra del Padre", sta praticamente dicendo che Lui stesso tornerà come uomo santificato,  nella sua forma corporea ma svincolato dal suo spirito che è il Padre celeste. Gesù non possedeva l'anima come la possediamo noi, ma possiede lo Spirito del Padre.

Voglio specificare che il figlio dell'uomo come ho già scritto, non è il figlio degli uomini, perché il primo uomo è Dio stesso, cioè il Padre Celeste. Lo dice Dio Padre che è così, quando in genesi disse: "Li creò ad immagine e somiglianza di Dio" per cui Dio è fatto come noi, e quindi le parole di Gesù sono giuste la sua forma corporea è identica alla nostra.

Quindi solo Gesù poteva chiamarsi figlio dell'Uomo, perchè fa parte della medesima natura del Padre. 

Gli ebrei avevano ben capito chi era Gesù, ma non accettavano, che Dio avesse mandato come loro salvatore e re, un povero, perché secondo il loro pensiero Dio avrebbe dovuto mostrare il braccio armato contro gli invasori, pensavano che Dio venisse in terra santa per far scappare gli invasori ed invece Dio, va in terra santa per ben latra ragioni.


Importante!

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!